LA SCHEGGIA PRESENTA DJANG-O-RAMA
16/23/30 gennaio 2013 - ore 21.30 - c/o Spazio Ligera
In previsione dell’uscita nelle sale del nuovo attesissimo film Django Unchained, La Scheggia dedica una rassegna a Tarantino e a quelli che sono stati non solo i suoi riferimenti nella costruzione della sua nuova opera, da Corbucci al genere blaxpoitation, ma anche ai nuovi western fusion di origine nipponica. Da Django di Sergio Corbucci, capostipite del genere spaghetti-western, passando per il cinema blaxpoitation Giamaicano fino allo spaghetti-east-kung fu-western di Takashi Miike. Vendette, soprusi, ribellione dalla schiavitù e dalla povertà e tanto, tanto sangue. …
mercoledì 16 gennaio DJANGO
di Sergio Corbucci, 1966, Italia-Spagna
Django compare a piedi, occhi azzurri, passo pesante, cappellone sugli occhi, con la sella in spalla, trascinando una bara: una scena che è diventata leggenda. Dopo 3 minuti ci sono 9 morti ammazzati; allo scoccare della mezz'ora, siamo a quota 48. In un paesino dimenticato da Dio sulla frontiera fra Stati Uniti e Messico, dove si fronteggiano da tempo due gruppi armati irregolari, la setta razzista di incappucciati rossi comandati dal maggiore Jackson e i messicani rivoluzionari comandati dal generale Rodriguez, arriva Django, un reduce di guerra in cerca di vendetta per l'assassinio della moglie.
Il film ebbe tanto successo che in Germania furono distribuiti altri 27 "spaghetti-western" il cui titolo comincia con Django. È questo (ma non solo) il film da cui Tarantino trae ispirazione per il suo “Django Unchained”.
mercoledì 23 gennaio THE HARDER THEY COME
di Perry Henzel, 1972, Giamaica
Con Jimmy Cliff, Janet Bartley, Carl Bradshaw, Ras Daniel Hartman, Basil Keane, Bob Charlton.
Ivan (Jimmy Cliff), ingenuo ragazzo di campagna, arriva in città con in tasca un sogno: diventare un cantante famoso. Poco dopo il suo arrivo, un amico lo porta in una sala dove, davanti a un pubblico euforico, si proietta uno spaghetti western: Django di Sergio Corbucci. Allo sbalordito ragazzo di campagna, che ammira le gesta di Franco Nero, in grado di sterminare decine di avversari restando incolume, il suo amico spiega che gli eroi non possono mai morire prima dei titoli di coda. The Harder They Come arriva in sordina al Festival di Venezia del 1972: è il primo film prodotto in Giamaica da giamaicani. In men che non si dica il passaparola lo fa diventare un piccolo cult, e grazie a Roger Corman entra di diritto nella schiera dei migliori midnight movies in America. The Harder They Come utilizza i cliché del genere blaxploitation (a cui attinge a piene mani Tarantino) come cavallo di Troia per fare conoscere una cultura e una società altrimenti ignorate dal cinema ufficiale.
Diverse centinaia di anni dopo la terribile battaglia di Dannoura (1185), in uno sperduto villaggio sui monti giapponesi, la tensione scorre alta: la gang vestita di bianco dei Genji (clan Minamoto), guidata da Yoshitsune, e quella vestita di rosso degli Heike (clan Taira), guidata da Kiyomori, si scontrano brutalmente alla ricerca di un presunto oro nascosto. Quando un vagabondo senza nome, oppresso da un passato oscuro e dotato di notevole destrezza con le armi, arriva nel villaggio, i Genji e gli Heike si domandano a quale dei due clan deciderà di unirsi. Lotte per il potere, tradimenti, lussuria, donne di metallo, sceriffi immortali, pallottole ipersoniche e amore si intrecciano, lasciandosi dietro una scia rosso sangue. Le citazioni sono infinite, da Corbucci fino al maestro Sergio Leone. La battaglia epocale fra Taira e Minamoto rinasce così nello stile selvaggio dello spaghetti-western...
Sukiyaki Western Django è un omaggio al western all'italiana:Miike ha infatti dichiarato di aver sempre desiderato dirigere uno spaghetti-western (che in giappone si chiamano maccheroni Western), come quelli che vedeva in televisione quando era bambino in compagnia di suo padre. Il titolo chiaramente fa riferimento al film del 1966 Djangoe al sukiyaki, un piatto della cucina giapponese.
Il film di Miike appare quasi come una sorta di prequel di quello interpretato da Franco Nero, dal quale, oltre al look cupo del protagonista, riprende sia la bara contenente la mitragliatrice che la mitica canzone a suo tempo interpretata da Rocky Roberts, qui rielaborata in maniera diversa.
Il film è stato presentato in concorso alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
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inizio proiezioni ore 21.30
c/o Spazio Ligera via Padova 133 milano
ingresso 2 euro con tessera associativa la scheggia (3 euro) www.lascheggia.org - info@lascheggia.org facebook la scheggia associazione culturale twitter la scheggia