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LE STRADE DELL'ECCESSO
TRA ARTE POESIA E SOLITUDINE
presenta Daniele Bardelli
Che fine hanno fatto i grandi scrittori e artisti? Perché la società di oggi non propone più grandi figure dotate di capacità artistiche e di spessore culturale? Potrebbe oggi emergere il genio di un Modigliani o un Rimbaud senza che essi subiscano le critiche del mondo benpensante? Da queste domande nasce l’idea di questo cineforum. L’obiettivo della rassegna è quello di portare alla luce la vita di alcuni personaggi la cui grandezza artistica è riconosciuta oggi da tutti, ma la cui vita è stata caratterizzata dall’emarginazione, la solitudine intellettuale e spesso anche la povertà. Personaggi visti male dalla società solo per il fatto di essere omosessuali (rimbaud, verlaine, wilde), ebrei (modigliani) o considerati scandalosi per i loro comportamenti eccentrici e anticonvenzionali (jim morrison). In realtà, come emerge dai film che la rassegna propone, sono tutti personaggi accomunati dalla ricerca della Verità, da un amore per l’arte e la poesia che dona a loro una visione distaccata e oggettiva della realtà assumendo posizioni scomode e in alcuni casi provocatorie. Sono i cosiddetti “artisti maledetti” condannati dalla morale del mondo borghese in cui hanno vissuto (i processi e il carcere sono un altro aspetto che accomuna questi uomini) ma che oggi vengono esaltati dallo stesso mondo borghese che certo condivide con il suo passato ancora alcuni valori e stili di vita.
The Doors
regia di Oliver Stone con Val Kilmer, Michael Madsen, Kyle MacLachlan…
anno: 1991
durata: 136 minuti
casa di distribuzione: cecchi gori
Sconvolto per aver assistito casualmente da bambino alla morte di un vecchio pellerossa, a causa di un incidente stradale, jim morrison ne rimane segnato tutta la vita, al punto di essere convinto di essere la reincarnazione di uno sciamano. studente di cinematografia in california si cimenta in composizioni scapigliate, ispirato dalle opere Kerouac, Nietsche e in particolare del poeta inglese William Blake che lo suggestiona con l'immagine delle porte, ovvero le barriere della percezione che jim nella sua vita tenterà di superare per raggiungere la completa conoscenza. Dall'incontro con l'amico Rey Manzarek darà vita a una delle band più famose di tutti i tempi che sconvolgerà completamente il panorama della musica, divenendo un punto di riferimento per i giovani degli anni sessanta ma anche per le generazioni successive.
Wilde
Regia di Brian Gilbert…con Peter Barkworth, Jennifer Ehle, Stephen Fry
anno 1997
durata: 110 minuti
casa di distribuzione: Fox
Successi, gioie, dolori e disgrazie dello scrittore irlandese Oscar Wilde (1854-1900): la vita di società, il matrimonio con Constance (J. Ehle), il successo delle commedie, l'amore per i figli, il fatale incontro con il nobile Alfred Douglas (J. Law) detto Bosie di cui s'innamora, il processo per sodomia, la condanna, i due anni di lavori forzati. Scritto da Julian Mitchell e ispirato a un libro di Richard Elman, il film affronta il tema dell'omosessualità. Ma il tema profondo è il destino di reietto che fece del geniale irlandese un giullare di corte da togliere di mezzo per non turbare l'anima puritana della Londra dell'ultimo '800.
I colori dell’anima-modigliani
regia di Mick Davis…con Andy Garcia, Elsa Zylberstein, Omid Djalili
anno: 2005
durata: 128 minuti
casa di distribuzione: Istituto Luce
Parigi 1919: un anno dopo che è finita la guerra la vita notturna è vivace e intensa. Nei bar, nei caffè nascono e bruciano passioni e amori. Si racconta per la prima volta dell'aspra rivalità tra Picasso e Modigliani: due uomini invidiosi l'uno dell'altro e del loro talento, la loro arroganza e le loro passioni. Come quella di Jeanne e Amedeo Modigliani, detto Modì, il pittore dal fascino italiano, non solo più bello e maledetto, ma anche più ricco di talento. Al Cafè Rotonde Modì passa le sue serate tra i fumi dell’alcool, le risate, le donne e i litigi con il suo grande antagonista Pablo Picasso. Un ritratto della vita straordinaria di uno degli artisti più affascinanti del XX° secolo e un Andy Garcia intenso e romantico come il destino di Modì. Ma è anche il racconto della più grande tragedia amorosa della storia dell'arte. Jeanne Hebuterne era una bellissima ragazza cattolica che aveva una sola colpa: suo padre non l'aveva perdonata di essersi innamorata di un ebreo, Modigliani.
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