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CINEMA E CITTA': IL NOIR IERI E OGGI
Le ambiguità del reale
presenta Michele Bertolini
Il noir descrive un universo contraddittorio, strutturalmente ambiguo, in cui i luoghi, le forme, i corpi e le identità si raddoppiano, così come le dimensioni temporali si incrociano e si biforcano senza sosta. Un universo privo di un carattere morale definito, in cui la struttura stessa della realtà viene posta sempre di nuovo in discussione: ogni gesto è al tempo stesso solare e oscuro, puro e colpevole, certo e sfuggente. Il terzo appuntamento dedicato al cinema noir propone un confronto fra due film giocati sul rapporto metamorfico, di scambio e incrocio, fra passato e presente, fra doppie identità, fra campagna e città. Il passato che ritorna nel capolavoro di Tourneur del 1947 assume le forme seducenti della femme fatale Jane Greer capace di sconvolgere la tranquilla vita di provincia di Robert Mitchum spingendolo verso i fantasmi di una realtà allucinatoria, sospesa fra colpa e innocenza, che rivela il senso di fatalità e il gusto del fantastico del regista francese. Nel recente film di Cronenberg, che negli ultimi anni ha intrapreso una consapevole rilettura personale di alcune formule del noir, le ombre del passato si rovesciano in potenze del futuro, aprono inedite possibilità di vita, ferite e trasformazioni nei corpi, nei gesti e nei comportamenti quotidiani, coinvolgendo tutti i componenti di una famiglia americana.
15 aprile
Le catene della colpa (Out of the past) Jacques Tourneur, 1947
con Robert Mitchum, Jane Greer, Kirk Douglas.
22 aprile
A History of Violence, David Cronenberg, 2005
con Viggo Mortensen, Maria Bello, Wiliam Hurt
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