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John Sayles

 

JOHN SAYLES & THIN WHITE ROPE - DAL PUNK ALL'ETA' REAGANIANA
Un viaggio per le strade degli States in compagnia di due importanti autori della generazione post-punk: John Sayles e I
Thin White Rope.

presenta
Matteo Pauri


John Sayles propone un allargamento dell'Ovest mostrando i confini labili tra realtà e finzione. Dimensione individuale e dimensione collettiva si rovesciano in un continuo gioco di rimandi. Il suo cinema è una riflessione su che cosa vuol dire continuare a essere un cineasta americano oggi. Alla domanda "cosa intendi quando parli di disneyficazione della storia lui risponde: "i film della Disney hanno un look pulito, i rapporti personali sono limpidi, non c'è troppo sangue, non c'è troppo coraggio... le loro versioni e le loro ricostruzioni degli eventi non hanno a che vedere con la realtà e con ciò che è veramente accaduto".
I Thin White Rope hanno riplasmato l'archetipo del folk americano passando attraversando il rumore delle chitarre e lo spleen del postpunk.   I loro paesaggi sonori sono il miglior commento a quel senso di solitudine e confusione che costringe l'uomo a confrontarsi con l'immensità dello spazio e l'eternità del tempo. Il loro suono, maturato all'interno della scena californiana del Paisley underground nella seconda metà degli anni Ottanta, rimanda ad un deserto interiore che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita, e segna una netta presa di distanza dall'industria dell'intrattenimento discografico. I cinque album realizzati
e i loro indimenticabili concerti, culminati nel tour europeo del 1992, rimangono a distanza di anni un esempio insuperato di sperimentazione sulla forma canzone e riscoperta delle radici del rock.


> venerdì 9 giugno ore 21.30
Proiezione di spezzoni dei film:
Lone star (stella solitaria),
Sunshine state (costa del sole), e ascolto di brani dei Thin White Rope.

> venerdì 16 giugno ore 21.30
Proiezione del lungometraggio LONE STAR-STELLA SOLITARIA
Regia : John Sayles.
Int .: C. Cooper, E. Peña, K. Kristofferson, M. McConaughey, F. McDormand.
USA, 1996, col., 135'.
Sulla frontiera fra Messico e Stati Uniti, le indagini di uno sceriffo a partire da un teschio ritrovato nel deserto. Scoprirà cose che a tanti non piaceranno, e alcune che lui stesso avrebbe forse preferito non sapere.

John Sayles continua con rigore il proprio percorso di regista indipendente. Questa volta ci racconta una storia di diseredati a cavallo della frontiera Messico-Texas. La clandestinità diventa una condizione esistenziale da combattere senza illusioni. I due amanti che scoprono di essere figli dello stesso padre sono costretti a confrontarsi con un passato che li domina. Ma lo sguardo di Sayles giudica solo i soprusi dell'umanità.

> venerdì 23 giugno ore 21.30
Cinema e musica: per un'antropologia del presente
> dal simbolico all'immaginario / il tempo l'oscura materia del racconto cinematografico / le figure dell'erranza e della veggenza / visione di spezzoni del concerto dei Thin white rope e immagini fotografiche

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