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VITTORIO DE SICA: STILE E MAESTRIA

presenta Gianluca Chianello

Questa rassegna intende riproporre la visione dei capolavori senza tempo di uno dei più grandi registi italiani e di ripercorrere le tappe principali nella carriera di Vittorio de Sica, mostrando la sua duttilità ed il suo eclettismo figlio di una personalità poliedrica, in cui si affianca il malinconico e riflessivo maestro del neorealismo con lo scanzonato e divertente padre della commedia popolare. Vittorio De Sica non è solo grande regista ma anche splendido interprete, capace di farci divertire nelle famose apparizioni con Totò e altri protagonisti del genere tragicomico ma anche di mostrarci una pregevolissima qualità di attore drammatico, come avremo la possibilità di apprezzare nel capolavoro di Roberto Rossellini “Il generale Della Rovere”.


MARTEDI’ 10 GENNAIO:
LADRI DI BICICLETTE

(1948, 90’, Italia, b/n, drammatico), riedizione: restaurato nel luglio del 2002 per il centenario delle nascita del regista, tratto dal romanzo omonimo di Luigi Bartolini, con musiche di Giuseppe Ciuffi.
Regia di Vittorio De Sica, con Lamberto Maggiorani, Enzo Staiola, Lianella Carell, Elena Altieri, Gino Saltamerenda, Vittorio Antonucci, Sergio Leone, Giovanni Corporale, Nando Bruno,Eolo Capretti, Peppino Spadaio, Michele Samara.

Dietro la banale e semplice storia di un operaio disoccupato che trova impiego come attacchino municipale ma a cui viene rubata la bicicletta, fondamentale per il suo lavoro, De Sica, nella disperata ricerca del ladro da parte dell’angosciato protagonista, ci mostra una drammatica e malinconica fotografia della Roma straziata dalla povertà del secondo dopoguerra, portandoci per bettole, bordelli, ricoveri per poveri e altri teatri di sconfinata miseria. Poetico ed elegiaco lavoro del maestro capace come non mai di mostrarsi sensibile ai piccoli-grandi drammi di un semplice e misero uomo perbene. Oscar come miglior film straniero 1949, candidato all’oscar per la miglior sceneggiatura, nastro d’argento1949 come miglior film, soggetto, regia e sceneggiatura.

MARTEDI’ 17 GENNAIO:
Il generale Della Rovere
(Italia, 1959, 132’, b/n, drammatico), tratto da un racconto di Indro Montanelli, regia di Roberto Rossellini con Nando Angelici, Armando Annuale,Gianni Baghino, Peter Boom, Vittorio Caprioli, Ester Carloni, Clarissa
Corner, Lina De Rossi, Vittorio De Sica, Herbert Fisher, Maria Greco, Franco Interlenghi, Hannes Messener, Sandra Milo, Giovanna Ralli, Roberto Rossellini, Giuseppe Rossetti.

Ambientato nei giorni terribili della seconda guerra mondiale quando, dopo l’8 settembre, l’oppressione nazi-fascista si era fatta ancora più tremenda e imperversava la guerra partigiana; il protagonista è un certo Bertone, uomo dai bassi valori, giocatore d’azzardo e piccolo imbroglione che viene catturato dalle SS per aver estorso danaro ai parenti dei prigionieri con la scusa di paventate amicizie all’interno del comando di polizia. Un alto ufficiale tedesco vuole però approfittare dell’indole manigolda dell’uomo per coinvolgerlo in un inganno, ossia farlo internare a S.Vittore sotto le mentite spoglie del generale badogliano Della Rovere, in realtà caduto vittima in un imboscata, e ottenere preziose confidenze dai partigiani ivi detenuti. A contatto con uomini tanto valorosi anche l’inetto Bertone avrà modo di riscattare una vita vigliacca con una scelta da eroe.

MARTEDI’ 24 GENNAIO:
IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI

(1970, 93’, Italia, col, drammatico), tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani.
Regia: Vittorio de Sica, con Dominique Sanda, Lino Capolicchio, Helmut Berger, Romolo Valli, Fabio Testi, Inna Alexeieva, Raffaele Curi, Katina Molisani, Ettore Geri, Camillo Cesarei, Franco Nebbia, Giampaolo Duregon.

Tratto dal celebre romanzo di Giorgio Bassani, la storia viaggia sul duplice binario della passione non ricambiata del giovane Giorgio per la bella Micol Finzi-Contini e la progressiva emarginazione a cui gli ebrei italiani erano costretti dopo l’affermarsi delle leggi razziali propugnate dal regime fascista. Questo gruppo di giovani, figli di una borghesia non più accettata dalla società fascista, ricreerà nel giardino della ricca famiglia ebraica dei Finzi-Contini un piccolo mondo dove continuare a fare ciò che a loro diventa progressivamente proibito, tutto sino al tragico epilogo a cui solo Giorgio scamperà.
Oscar 1971 come miglior film straniero e nomination per la miglior sceneggiatura non originale a Ugo Pirro e Vittorio Bonicelli-orso d’oro al XXI festival del cinema di Berlino- nastro d’argento a Romolo Valli come miglior attore non protagonista e allo scenografo Giancarlo Bartolini Salimbeni - premio David 1971 per miglior produzione a Gianni Hecht Lucari e David speciale per Lino Capolicchio.

MARTEDI’ 31 GENNAIO:
MATRIMONIO ALL’ITALIANA

(1964, 102’, Italia/Francia, col, drammatico-commedia), tratto da: commedia “Filumena Marturano” di Edoardo De Filippo.
Regia: Vittorio De Sica
Attori: Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Aldo Puglisi, Tecla Scarano, Vito Morriconi, Vincenzo Aita, Vincenza Di Capua, Alberto Gastaldi, Pia Lindstrom, Enza Maggi, Gianni Redolfi.

Rifacimento cinematografico della celebre commedia teatrale di Eduardo De Filippo “Filumena Maturano”, che De Sica riadatta per la collaudatissima coppia Loren-Mastroianni, la storia narra della lunga e tormentata storia d’amore tra Domenico Soriano e la sua amante-domestica che egli salvò anni prima da un bordello cittadino. La donna per riuscire a sposare l’amato, restio al grande passo, si fingerà morente ma scoperto il suo inganno ci riproverà svelando che tra i suoi tre figli uno è anche di Domenico.

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